Ospiti in Arrivo si è costituita come ONLUS a dicembre 2014, ma operava in modo informale in città già da qualche mese.
Nel 2014 a Udine non esistevano strutture per la prima accoglienza dei migranti che iniziavano ad arrivare numerosi in città soprattutto da Afghanistan e Pakistan. Le persone che volevano formalizzare la richiesta d’asilo alla Questura di Udine dormivano all’addiaccio e avevano accesso a un solo pasto al giorno. Una situazione inaccettabile, oltre che una grave violazione del diritto d’asilo, di fronte alla quale un gruppo di volontari è intervenuto portando pasti caldi e coperte nei luoghi dove i richiedenti asilo trovavano riparo: edifici dismessi, parchi, il sottopasso della stazione.
Quella prima importante esperienza ha segnato l’inizio delle attività di Ospiti in Arrivo: primo supporto in strada, advocacy e sensibilizzazione della società civile, avvio di una scuola di italiano, magazzino per la distribuzione di abiti e scarpe. Nei primi due anni di attività, l’associazione ha assistito oltre 3000 soggetti richiedenti protezione internazionale.
Dal 2015 Ospiti in Arrivo ha avviato una serie di progetti di monitoraggio lungo la rotta balcanica e in Grecia, per portare aiuto umanitario ma soprattutto cercare di capire il contesto e le modalità di queste migrazioni, raccogliendo le storie e le testimonianze delle persone.